Palazzo Mocenigo, Venezia

Palazzo Mocenigo, Venezia
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Intervento di distacco e successivo riposizionamento, con integrazione lacune, di un pavimento in pastellone sito al primo piano di Palazzo Mocenigo a Venezia

Il pavimento in pastellone si presentava con diverse lacune sui lati e sulla superficie, in parte distaccata dal coccio pesto sottostante, con varie fessurazioni e numerosissime picchettature realizzate a suo tempo per poter aderire la pavimentazione di terrazzo alla veneziana che lo ricopriva integralmente.

Veniva eseguita una mappatura dell’intera superficie per consentire un esatto riposizionamento dello stesso dopo la rimozione.

Eseguito un lavaggio della superficie con una soluzione a base di tensioattivo anionico e bruschinatura manuale con adeguate spazzole di setole morbide e naturali per la rimozione dei depositi incoerenti, con successivo risciacquo con acqua deionizzata per eliminare i residui di tensioattivo e di polveri.

Previa asciugatura naturale del pavimento si procedeva con la stesura di garze in cotone fissate con resina acrilica in solvente su tutta la superficie interessata dal distaccamento (Paraloid in acetone al 5%).

Formazione di grafiche fedeli con punti di riferimento e rilievo fotogrammetrico del singolo pavimento.

La divisione del pavimento in porzioni, massimo 70/80 cm² per facilitare la movimentazione e le ulteriori lavorazioni.

Nella suddivisione del pavimento sono state tenute in considerazione anche le fratture presenti sullo stesso per delineare i confini dei tagli.

Sono state altresì riportate nella mappatura verso e numero di ogni porzione e riportato in grafica.

Realizzati dei telai lignei, specifici per ogni porzione da staccare, fissati con garze e resina acrilica alle garze sottostanti.

Si procedeva quindi con la rimozione del pavimento mediante il supporto di paranchi manuali e lame in acciaio da inserire sotto le porzioni da staccare.

Le lastre venivano ripulite dai residui di sottofondo non coerente e, ove necessario, iniezioni di consolidamento nelle fratture presenti con resina epossidica.

Accatastamento delle porzioni di pavimento in attesa della ricollocazione su apposite strutture realizzate con tubi innocenti.

Demolizione del sottofondo in cocciopesto e malte di allettamento per consentire il proseguo dei lavori di consolidamento degli archi di volta della stanza sottostante.

Consolidamento delle lastre pavimentali smontate per mezzo di un’adeguata rete in materiale ignifugo fissate alla superficie inferiore con una malta a base di calce.

Rimozione dei telai lignei e delle garze di fissaggio mediante iniezioni sistematiche di solvente utilizzando delle cannule opportunamente predisposte precedentemente.

Pulitura della superficie con solvente e tampone.

A restauro completato delle volte sottostanti, veniva ripristinato un massetto di fondo in malta di coccio pesto e grassello di calce stagionato.

Ricollocazione del pavimento e fissaggio con malta di allettamento a base di grassello di calce stagionato e coccio pesto.

Rimozione delle garze mediante lavaggio con acetone e ausilio di spatoline e/o bisturi, con molta cautela per non intaccare la superficie sottostante.

Previa accurata spurgatura delle picchettature e delle fughe, integrazione delle stesse utilizzando una malta a base di calce di grassello stagionata e cocciopesto di granulometria appropriata.

Successivamente veniva eseguita una livellatura finale con un impasto a base di olio di lino cotto, gesso da sarti e terre naturali.

Le lacune presenti sul pavimento venivano integrate mediante il rifacimento delle stesse con pastellone in calce a raccordarsi con l’esistente mediante tecnica tradizionale.

Protezione della superficie mediante stesura manuale con olio di lino cotto e pigmenti come da originale.