Palazzo Belloni Battagia, Venezia
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Restauro conservativo dell'oratorio
INDICE
- STATO ATTUALE
- DEGRADO
- PROGETTO DI RESTAURO • Intonaci decorati a tempera• Elementi in legno policromo dorato
• Elementi lapidei
• Paliotto in broccato damascato
• Finestre con rulli piombati - INTERVENTO DI RESTAURO
• Campionature
1. STATO ATTUALE
Trattasi di un Oratorio piccolo, ma funzionale all’interno delpiano nobile di Palazzo Belloni Battaglia a Venezia.
Ricavato da un esposto sopra la Calle del Megio di piccole dimensioni e sostenuto da una piastra in pietra d’Istria, con i relativi modiglioni che le fanno da base, ammorsata alla muratura attraverso altri elementi in pietra (Bronzetto Rosato), che formano gli stipiti di un foro che da accesso all’Oratorio stesso.
La copertura è rivestita con lastre di piombo.
All’interno dell’oratorio la parete principale, dove è addossato l’altare, è intonacata con malta di grassello e sabbia su la cui superficie, a secco, sono state decorate campiture a tempera che raffigurano candelabri e corone.
Nella parete principale è addossato un altare in legno policromo decorato con pitture ad olio rappresentanti finti marmi.
Le cornici architettoniche ed i capitelli delle colonne sono finiti a foglia d’oro ed al centro deltimpano, sopra i capitelli e sulla parte laterale superiore del grado vi sono delle sculture in legno che raffigurano il Santissimo, due Arcangeli e due angioletti in legno decorati come se fossero in bronzo.
Il soffitto è anch’esso decorato a secco con tempere rappresentanti motivi geometrici, floreali e vasi.
2. DEGRADO
Tutto sommato il livello di degrado è abbastanza contenuto alle decorazioni parietali ed al soffitto a tempera.
Queste hanno subito delle infiltrazioni di acqua piovana che hanno parzialmente staccato la pellicola pittorica e creato delle crepe nell’intonaco.
La struttura lignea che regge la me nsa abbisogna di incalmi e di un trattamento antita rlo circoscritto, così pure per il pavimento.
Il paliotto in stoffa presenta uno strappo nella parte inferiore sinistra e mostra diverse macchie di ossido dovuto al filo di rame con cui è tessuto.
3. INTERVENTO DI RESTAURO
• Intonaci decorati a tempera
Verrà eseguito un preconsolidamento delle aree esfogliate della superficie pittorica mediante applicazione di resina acrilica in soluzione acquosa al 3 %, con l’ausilio di veline di carta giapponese.
Le polveri incoerenti presenti sulla superficie da trattare verranno rimosse mediante pennelli morbidi e con l’ausilio di apparecchio aeroaspirante.
Si procederà con il consolidamento delle porzioni d’intonaco distaccate dal supporto murario mediante iniezioni di malte colloidali a base di calce desalinizzata.
A consolidamento avvenuto verrà effettuata la pulitura della superficie decorata mediante tamponi imbevuti di acqua distillata e con l’ausilio di veline di carta giapponese.
Dove si renderà necessario, si procederà al ritocco pittorico per mezzo di tempere a metodo rigatino.
• Elementi in legno policromo e dorato
Verranno rimosse le polveri incoerenti mediante pennelli morbidi e con l’ausilio di apparecchio aeroaspirante.
Si procederà con il consolidamento della superficie decorata mediante microiniezioni di resina acrilica in solvente al 3% nelle zone distaccate.
La pulitura della superficie decorata e di quella dorata verrà effettuata mediante l’applicazione di compresse di emulsione grassa (pappina fiorentina – all’1%).
L’integrazione pittorica verrà eseguita con colori ad olio e metodo a rigatino.
A protezione della superficie decorata si procederà con la stesura di cera microcristallina.
• Elementi lapidei
La pulitura della superficie lapidea verrà effettuata mediante lavaggi con acqua deionizzata, con successivi impacchi di polpa di carta e una soluzione idrica di bicarbonato di ammonio al 7% nelle superfici dei contorni delle finestre.
La stuccatura delle fughe e delle crepe verrà eseguita con una malta a base di calce desalinizzata e polvere della stessa pietra.
• Paliotto in broccato damascato
Sul retro del tessuto in broccato verrà applicato un rappezzo in tela e successivamente si procederà con la cucitura dello strappo utilizzando dei fili in seta della stessa cromia.
• Finestre con rulli piombati
Si procederà con lo smontaggio delle finestre esistenti ed il successivo recupero delle intelaiature in legno che saranno accuratamente ripulite e restaurate.
4. INTERVENTO DI RESTAURO
• Campionature
Come primo intervento si procedeva con la rimozione e collocazione in luogo riparato delle lampade in vetro e del paliotto in broccato.
La prima fase di intervento ha riguardato il consolidamento delle zone decorate del soffitto e delle pareti che, a seguito di infiltrazioni di acqua piovana, presentavano parecchi distaccamenti della superficie pittorica.
copertura del tetto.
Questa presentava dei listelli deteriorati e le malte in parte sgretolate.
Venivano rimosse alcune tavole per verificare lo stato dell’intradosso sottostante.
Si provvedeva alla rimozione dei detriti ed ad una accurata pulitura dell’estradosso, venivano sostituiti dei listelli e ripristinate la malte di tamponatura.
dei campioni dello stesso per farli analizzare da un laboratorio.
dei campioni dello stesso per farli analizzare da un laboratorio.
Questo per avere la esatta composizione dell’intonaco per un successivo intervento di ripristino dello stesso.
Con questa metodologia veniva eseguito anche l’intervento sulla lastra in pietra che fa da supporto all’esposto dell’Oratorio.
Demoliti i residui di malte cementizie ancora presenti, veniva steso sulla muratura un intonaco di fondo in cocciopesto e grassello di calce stagionato.
Le vetrate venivano realizzate in laboratorio e le cornici in legno restaurate e trattate con prodotto antitarlo.
Prima di rimontare le finestre si provvedeva alla rimozione dei residui di vernice e ruggine dalle grate in ferro poste all’esterno dell’oratorio e le stesse veniva no trattate con un apposito prodottoper convertire la ruggine.
Ripristinato la copertura esterna del laboratorio e consolidata la lastra in pietra e la muratura esterna si proseguiva con il restauro delle superfici decorate interne.
Venivano rimossi chiodi ed elementi metallici inutilizzati facendo bene attenzione a non rovinare le superfici circostanti.
Dove risultavano dei distaccamenti della superficie decorata si provvedeva ad effettuare dei consolidamenti mediante resina insoluzione idrica con il supporto di carta giapponese per evitare la perdita di frammenti del materiale stesso.
Dove i distaccamenti riguardavano l’intonaco dalla sottostante muratura venivano effettuate delle iniezioni consolidanti con malte colloidali.
Tutte le crepe e fughe venivano stuccate con un impasto a base di sabbia di fiume e grassello di calce stagionato.
Infatti senza danneggiare il manufatto si potevano asportare le patine grasse formatesi nel temporiportando in superficie le tonalità di colore originali.
Avendo riscontrato tracce di azione di tarli nelle parti lignee non interessate dalle decorazioni venivano effettuate delle iniezioni in profondità con un prodotto specifico.
Anche sulle superfici lignee decorate veniva effettuata un’integrazione pittorica dove si rendeva necessario.
Stesura su tutta la superficie, a pennello, di una cera microcristallina.
La pedana, formata da due elementi ad incastro, presentava la parte sottostante fortemente deteriorata dalla presenza di una colonia di funghi parassiti del legno.
Veniva deciso di eliminare le parti ammalorate e realizzare degli incalmi in noce nazionale, rinforzando le parti deteriorate recuperabili con un impasto a base di resina e segatura di legno.
Il paliotto in broccato presentava degli strappi sulla superficie ed al cune chiazze dovute alla ossidazione dei fili di rame della tramatura dell’ordito.
Veniva eseguita una accurata pulitura a secco con utilizzo di pennelli morbidi ed un aspiratore di polveri.